**Enea Silvio Piccolomini** ( Corsignano 1404 - Ancona 1464) fu Vescovo di Trieste prima di diventare papa col nome di Pio II. Se ne parla in forum alla pagina https://www.atrieste.eu/Forum3/viewtopic.php?f=6&t=731 I Musei civici gli hanno dedicato un itinerario che ricorda i luoghi in cui operò qua. {{https://www.atrieste.eu/Foto/A002/itinerari/Piccolomini004.jpg?400}} Iniziò con studi letterari umanistici laici e nel 1532 il cardinale Capranica lo assunse come segretario per la partecipazione all'importante Concilio di Basilea, in cui si dibatteva fra l'altro il piccolo Scisma occidentale, oltre alla condanna definitiva degli hussiti e gli ultimi tentativi di riunione con i cristiani orientali . Durante il Concilio, il Piccolomini passò al servizio come segretario dell'antipapa Felice V ossia Amedeo VII di Savoia ( che alla fine abbandonò spontaneamente il pontificato nel 1449). Passò poi al servizio dell'arciduca Federico d'Asburgo, che lo attirò alla propria corte con l'incoronazione poetica e contribuì a mettere in buon luce presso il papa l'arciduca, che nel 1440 ottenne il titolo di re dei Romani e nel 1452 divenne imperatore come Federico III. Nel 1443 inviò il Piccolomini a Trieste, per una disputa fra famiglie nobili favorevoli agli Asburgo ed altre favorevoli al re d'Ungheria, allora gli Jagelloni. Il Piccolomini prese i voti sacerdotali nel 1444. Nel 1447 Federico ottenne il diritto di nominare il Piccolomini come vescovo di Trieste 1l 14 aprile 1447 Per Federico III nel forum https://www.atrieste.eu/Forum3/viewtopic.php?f=50&t=1879&hilit=federico+AEIOU {{https://www.atrieste.eu/Foto/A002/Vienna/Vienna2012445.JPG?400}} e da noi la cappella di san Giorgio con il suo emblema, al castello Al Museo petrarchesco piccolomineo è conservata a lettera di Enea Silvio, da Graz, al capitolo di Trieste: //Come sapete dalla lettera del sovrano, il nostro Santissimo Signore dopo che ha appreso che la sede della vostra Diocesi è vacante, con il consenso di tutti i cardinali, ha elevato al seggio vescovile la mia persona mentre ero assente ed all'oscuro di tutto. Credo e spero nella vostra benevolenza che vi accontentiate di me, che non aspiravo a questa diocesi, ma sono stato chiamato ad essa.// A Vienna venne consacrato vescovo da Giovanni cardinale di S Angelo e da lì si trasferì a Trieste, nel Vescovado, e disse la prima messa in cattedrale {{https://www.atrieste.eu/Foto/A002/sanGiusto/DSCF1023.jpg?400}} A Trieste fece amicizia coi Bonomo, Stella e Burlo e passò le estati del 1448 e 49 nella casa di campagna dei Burlo a Barcola, concedendo indulgenza plenaria ai fedeli che offrissero doni alla chiesa di san Bartolomeo di Barcola Consacrò la chiesa di Duttogliano, dove un busto- copia di uno ottocentesco- lo ricorda {{https://www.atrieste.eu/Foto/A002/VescoviTrieste/TAM10aprileDutole48.jpg?400}} quella di san Cipriano e la cappella di s Maria in Luegg a Postumia Nel 1450 passò a vescovo di Siena e nel 1456 diventò cardinale per diventare papa nel 1458 Da papa, nel 1459 concesse indulgenze alle triestine monache della Cella Nel 1463 , assieme al cardinale Bessarione, contribuì alla liberazione di Trieste d a un assedio veneziano Morì ad Ancona nel 1464 mentre cercava di condurre una crociata per liberare Costantinopoli da poco occupata dai turchi e fu sepolto a Roma, nella chiesa di S Andrea della Valle Al Museo petrarchesco piccolomineo sono conservate 300 fra lettere e diplomi e 19 codici manoscritti oltre alla sezione piccolominea raccolta da Domenico Rossetti. {{https://www.atrieste.eu/Foto/A002/itinerari/paginapiccolomini.JPG?400}} Suggerita la vista alla collezione veneta al Sartorio contemporanea del Piccolomini {{https://www.atrieste.eu/Foto/A002/itinerari/Piccolomini005.jpg?400}}