====== Il civico museo Sartorio ====== Cliccare sulle immagini per vederle a dimensione maggiore ===== Gli ambienti dei Sartorio ===== **Le cucine** {{https://www.atrieste.eu/Foto/A002/MuseiTs2/MuseoSartoriofeb41.jpg?400}} {{https://www.atrieste.eu/Foto/A002/MuseiTs2/Sartoriogiugno19.jpg?400}} La "stanza del duca" che ospitò il Duca d'Aosta {{https://www.atrieste.eu/Foto/A002/MuseoSartorio/Sartorio2016maggio18.jpg?400}} e il suo ritratto con dedica ai Sartorio {{http://www.atrieste.eu/Foto/A002/MuseoSartorio/Sartorio6novembre123.jpg?400}} Un saloncino {{https://www.atrieste.eu/Foto/A002/MuseiTs2/MuseoSartoriofeb51.jpg?400}} Il saloncino di Paolina Sartorio, trasferito dalla casa di città {{https://www.atrieste.eu/Foto/A002/MuseiTs2/MuseoSartoriofeb59.jpg?400}} La sala degli antenati coi ritratti dei Sartorio {{https://www.atrieste.eu/Foto/A002/MuseiTs2/MuseoSartoriofeb66.jpg?400}} La stanza da letto {{https://www.atrieste.eu/Foto/A002/MuseiTs2/MuseoSartoriofeb86.jpg?400}} Il salone da ballo con arazzi {{https://www.atrieste.eu/Foto/A002/MuseiTs2/Sartoriogiugno31.jpg?400}} La saletta gotica {{https://www.atrieste.eu/Foto/A002/MuseiTs2/Sartoriogiugno34.jpg?400}} {{https://www.atrieste.eu/Foto/A002/MuseiTs2/Sartoriogiugno39.jpg?400}} La biblioteca {{https://www.atrieste.eu/Foto/A002/MuseoSartorio/Sartorio2016maggio8.jpg?400}} col mappamondo datato 1599 ( data scomparsa col tempo) dell'olandese Wilhelm Janszoon ma attualmente considerato della prima metà del Seicento -assieme al suo pendant globo celeste {{https://www.atrieste.eu/Foto/A002/MuseoSartorio/Sartorio2016maggio4.jpg?400}} {{http://www.atrieste.eu/Foto/A002/MuseoSartorio/Sartorio6novembre172.jpg?400}} Le porcellane della famiglia Sartorio {{https://www.atrieste.eu/Foto/A002/MuseiTs2/MuseoSartoriofeb52.jpg?400}} {{https://www.atrieste.eu/Foto/A002/MuseoSartorio/Sartorio2016maggio32.jpg?400}} {{https://www.atrieste.eu/Foto/A002/MuseoSartorio/Sartorio2016maggio33.jpg?400}} {{https://www.atrieste.eu/Foto/A002/MuseoSartorio/Sartorio2016maggio65.jpg?400}} Uno dei Sartorio fu console del re di Sassonia e ne ebbe in dono un bellissimo servizio di porcellana Meissen. Posate e bicchieri invece giungono dalla collezione Rusconi Opuich perché i Sartorio lasciarono la loro argenteria in eredità ai loro parenti. {{https://www.atrieste.eu/Foto/A002/MuseiTs2/Sartoriogiugno52.jpg?400}} Un interessante oggetto è questo cofanetto con avori intagliati: {{http://www.atrieste.eu/Foto/A002/MuseoSartorio/Sartorio2017febbraio47.jpg?400}} {{https://www.atrieste.eu/Foto/A002/MuseoSartorio2/Sartorio30aprile28.jpg?400}} non c'era cartellino né protezione ai tempi della prima foto, ma ai Civici musei fototeca ce n'è un'immagine che è attribuita alla** bottega degli Embriachi del XIV secolo**, una nota bottega artigiana del Norditalia le cui opere di tipo gotico sono esposte nei maggiori musei. Attualmente è in teca di vetro e il cartellino conferma l'attrinuzione alla bottega degli Embriachi XV secolo {{https://www.atrieste.eu/Foto/A002/MuseoSartorio2/cMSa_F_034891sm.JPG?400}} confrontare con questa del Bargello {{https://www.atrieste.eu/Foto/A002/firenze/Firenze2016145.jpg?400}} Nel cortile coperto, accanto a bozzetti e altre opere d'arte, la carrozza dei Sartorio, modello Milord. La passamaneria , restaurata, è della ditta Mitis, che operò a Trieste dal 1890 al 1906 {{https://www.atrieste.eu/Foto/A002/MuseoSartorio/Sartorio2016maggio160.jpg?400}} Nel cortile era conservato pure un blocco informe o quasi di marmo, resto del primo monumento a Verdi, danneggiato il 24 maggio 1915 dai moti antitaliani, e poi sistematicamente distrutto nei depositi comunali durante la guerra, le responsabilità sono ancora confuse perchè palleggiate fra i responsabili dell'epoca ===== Collegamenti ad altre pagine ===== |[[museo_sartorio_10|⇐ Trittico di santa Chiara]]|[[museo_sartorio|Il civico museo Sartorio: pagina indice]]|[[start#musei|Indice dei musei triestini]]|[[museo_sartorio_12|Sala napoleonica ⇒]]|