dialetto:plurali
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+ | ====== Note sulla declinazione dei sostantivi e degli aggettivi ====== | ||
+ | Nei vocabolari, quando una parola si declina al plurale o al femminile, compare sempre, come base, la forma maschile singolare. Abbiamo raccolto qui alcune regole che possono aiutare chi non parla il dialetto a declinare una parola o, soprattutto, | ||
+ | Se le parole terminano in vocale: | ||
+ | - Generalmente le parole che terminano per **o** sono maschili singolari e fanno il plurale in **i**. Quelle che terminano in **a** sono femminili e fanno il plurale in **e**; la sostituzione della vocale terminale **a↔o** ne cambia, se è il caso, il genere: per esempio //capo → capi → capa → cape, nono → noni → nona → none,// … . Ci sono, naturalmente delle eccezioni: //balista// è maschile e fa il plurale in // | ||
+ | - Non risultano, invece, parole di genere femminile che terminano in **o**. Alcune che figuravano come tali in precedenti edizioni del vocabolario erano conseguenze di errori. | ||
+ | - Più complesso sembra il caso in cui la parola termina in **e**. Sono indeclinate nel passaggio da maschile a femminile ed al plurale terminano in //i//, indipendentemente dal genere: // | ||
+ | - Ci sono, poi, parole che terminano, al singolare, in //i//; sono indeclinabili: | ||
+ | - Le parole che terminano in **u** sono indeclinabili: | ||
+ | - Ci sono i participi passati che derivano dalla perdita della desinenza **…do**: //amado → amà, batizado → batizà, bevudo → bevù, piasudo → piasù, vignudo → vignù// … Al plurale maschile aggiungono la **i**: //amai, batizai, bevui, piasui// …. La perdita della desinenza si ha solo al maschile; al femminile sempre //…ada// o //…uda// e, al plurale, //…ade// o // | ||
+ | - Le altre parole che terminano con una vocale accentata sono indeclinabili: | ||
+ | - Le parole che terminano in //…cia// e //…gia//, i cui plurali sono croce e delizia della lingua italiana perché non si sa mai se vogliono la i o meno, in dialetto fanno il plurale, se esiste, sempre in //…ce// e //…g//e: //canocia → canoce, ongia → onge, pus’cia → pus’ce, recia → rece, tecia → tece,// … . | ||
+ | - Le parole che terminano in **…ca**, fanno, di norma, il plurale in //…che// //(flica → fliche)// e quelle che terminano in **…co** lo fanno in …chi, anche se per alcune ormai è diffusa la versione italianeggiante in //…ci// (//astico → astichi//, ma //elastico → elastici// e //sufistico → sufistici// | ||
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+ | Moltissime parole terminano in consonante. | ||
+ | - Terminazione in **c dura**: sono parole di genere maschile, per lo più anche se non esclusivamente, | ||
+ | - Terminazione in **__c__ dolce**: se sono di origine onomatopeica, | ||
+ | - Ci sono parole che terminano in **f** (//calif, cuguluf, puf, slaif,// …) che sono indeclinabili. La parola //cif// può fare al plurale // | ||
+ | - Numerosissime parole terminano in **l**. La regola generale è che se il maschile singolare termina in l, il maschile plurale sostituisce la l con la i, il femminile singolare aggiunge la a, il femminile plurale aggiunge la e: //papagal → papagai → papagala → papagale, pisdrul → pisdrui → pisdrula → pisdrule,// … . Ci sono, naturalmente, | ||
+ | - Terminano in **m** poche parole (//brum, sbrataverum//, | ||
+ | - Terminazione in **n**: se di genere maschile fanno il plurale in //…ni//, al femminile, se è il caso, terminano in //…na// ed al plurale in //…ne//: //teston → testoni → testona → testone//. Importantissima eccezione la parola //man//, che è indeclinabile. | ||
+ | - Terminano in **r** moltissime parole maschili singolari. Il plurale si fa, di regola, aggiungendo la i, il femminile singolare e plurale aggiungendo la a o la e rispettivamente. Anche in questo caso ci sono le eccezioni; indeclinabili sono //angar, asur, caiser, smir,// … . | ||
+ | - Le parole che terminano per s sono, di norma indeclinabili: | ||
+ | - Terminano in t molte parole di genere maschile che restano indeclinate: | ||
+ | - Le parole che terminano in **z**, come quelle in s, restano o indeclinate, | ||
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