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Il castello di san Giusto

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La discussione sul forum è all'indirizzo https://www.atrieste.eu/Forum3/viewtopic.php?f=9&t=2691

La storia del castello

Possibili primi edifici

Non si sa se sul colle di san Giusto sia stato costruito qualche antico castelliere o edificio fortificato, ma non ce ne sono tracce.Alcuni suggeriscono che sia stato piuttosto sull'attuale colle di san Vito. Certo in un documento del 1273 il vescovo Volrico parla della cessione al Comune di “un castello”

Il primo castello veneziano

ai tempi della prima conquista veneziana i Veneziani costruirono due castelli, uno AMarina presso il porto ed uno sul colle finito nel 1371. Se ne vedono ancora i resti delle mura

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Il castello federiciano

dopo la dedizione del 1382, non si sentì la necessità della costruzione di un castello, mentre dopo il 1469, l'anno della sommossa e della cosiddetta “destruzion de Trieste” venne costruito il primo nucleo dle castello federiciano: 1470-71, l'edificio rettangolare

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lo stemma imperiale all'ingresso

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L'aggiunta dei bastioni

Nel 1508-9 vi fu una breve occupazione veneta, che diede luogo alla costruzione del Bastione Rotondo o veneto a fianco dell'edificio federiciano. Il leone veneto attualmente all'esterno è un recente dono veneziano del XX secolo, probabilmente un originale rinascimentale o un a bella copia. Probabilmente i veneziani prevedevano una struttura triangolare con tre bastioni rotondi ai vertici, ma col tempo le condizioni mutarono.

Le modifiche nell'uso dell'artiglieria del Cinquecento richiesero un diverso tipo di bastioni, con angolature diverse per resistere all'artiglieria nuova e così a metà del Cinquecento ( 1553-1557) venne costruito il Bastione Lalio (da Domenico Dell'Alio che lo costruì) o bastione Hoyos (dal governatore spagnolo che lo fece costruire).

Nel 1630 venne finito il terzo bastione, completato nel 1636 anch'esso con spigoli per evitare attacchi di artiglieria, il bastione Pomis o Bastione fiorito dall'uso novecentesco.

Un'immagine aerea che li mostra

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in basso a sinistra il bastione Pomis ( fiorito), in basso a destra il bastione rotondo, in fondo il bastione Lalio o Hoyos

come in questa tabella

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così nel plastico

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Bastioni e mura di contorno delimitano il Cortile delle milizie

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con un pozzo interno.

Nel 1690 scoppiò la polveriera al centro

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Vi fu un progetto di raddoppiare il castello utilizzando lo spazio della Cattedrale (da abbattere, quindi). ma fortunatamente non se ne fece nulla

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Per secoli dal 1470 al 1750 vi risiedettero i Capitani asburgici e il Castello non fu testimonio di alcun fatto d'arme

L'elenco dei Capitani asburgici che risiedettero al castello:

Nicolò Luogar/de Lueg 1468-1471 Giorgio de tscherne,bl 1471 1473 Nicolò rauber 1473 1483 Gaspare rauber 1483- 1486 Baldassarre de Duerer 1486 1490 Simone d Ungrispach 1490 1492 Gaspare rauber 1492 1496 Baldassarre de Duerer 1497 1499 Erasmo Brasca 1499 1502 Giorgio moyses 1502 1508 Francesco Cappello rep venezia 1508 1509 Nicolò rauber 1510 1521 Giovanni bartolomeo Riccioni della deciana 1521 1522 Nicolò rauber 1522 1540 leonardo de Nogarola 1540 1546 Giovanni de Hoyos 1546 4558 Antonio della torre Valsassina 1558 1569 Cristoforo Sigismondo Roemer de Marez 1569 1570 Vito di Dorimbergo 1576 1590 Giorgio de Nogarola 1590 1609 Ascanio valmarana 1610 1618 francesco febo della torre 1618 1631 Benvenuto Petazzi 1631 1636 Giovanni Giorgio barbo 1636 1637 Giovani Giorgio de herberstein 1637 1652 Francesco gaspare Brenne/breuner 1652 1659 Nicolò petazzi 1659 1664 Giovanni Giacomo de raunoch 1665 1666 Antonio della Torre Popaite valsassina 1666 Giovanni Vincenziìo coronini cronberg 166 1674 Giovanni Filippo Cobenzl 1674 1698 Vito de stassoldo 1698 1707 Marzio de Strassoldo 1707 1732 Andrea de Fin 1732 1736. francesco de Firmian 1736 1740 Sigismondo de Hohenberg 1740 1741 Giovanni Sigifredo de Herberstein 1741 1746 Antonio de Marenzi 1746 1748 Cristoforo Lorenzo de flachenfeld 1748 1749 Francesco de wiesenhietten 1749 1750 nicolò de hamilton 1750 1764

Leggende parlano di misteriosi cunicoli che collegavano in Castello con la città, di impiccati davanti ai bastioni.

Fino all'ultima occupazione francese in cui nel 1813 i francesi asserragliati al Castello subirono un assedio con cannoneggiamento - vedere le pagine dedicate nel forum all'occupazione francese. Palle di cannone si trovano ancora incastonate in edifici, fra cui la facciata della Basilica.

Dopo una discussione giuridica sulla proprietà, negli anni Trenta il Castello passò al comune di Trieste che nel 1936 lo trasformò in museo togliendo le sovrastrutture accumulate nei tempi di caserma e prigione.

Gli stemmi dei Capitani sui bastioni

i Capitani imperiali, in particolare il Capitano Hoyos, misero i propri stemmi sui bastioni. Ancora visibili, soprattutto dove sono stati liberati da edera e vite vergine I dati anche qua in forum https://www.atrieste.eu/Forum3/viewtopic.php?f=6&t=6313

Sempre Hoyos:

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Castello militare e carceri

Una volta trasferiti i Governatori, il castello rimase adibito ai soli usi militari, tenendo conto che comunque in città c'era pure la Caserma Grande.

Si accumularono edifici e sovrastrutture e venne in parte adibito a prigioni

Modifiche del primo Novecento

Dopo la prima guerra mondiale, dopo lunghe trattative , nel 1930 il castello venne trasferito al Comune di Trieste, che da anni ne sosteneva il diritto di proprietà in quanto costruito su terreni comunali e con corvées di cittadini.

Smilitarizzato, vennero tolte le sovrastrutture ottocentesche e restituito all'aspetto medieval-rinascimentale. Il Cortile delle milizie venne adibito a teatro estivo all'aperto con la costruzione di un palcoscenico.

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negli edifici venne costruito un ristorante la Bottega del vino e un locale per danze venne creato il Bastione fiorito, tutti ripresi nel secondo dopoguerra.

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La seconda guerra vide un secondo episodio militare, al 1° maggio del 45 con i tedeschi asserragliati nel castello che si arresero ai militari neozelandesi.

Restauri recenti

Il castello federiciano trasformato in museo ospita soprattutto l'armeria, le collezioni Caprin e mostre temporanee.

Dopo anni, recentemente sono stati fatti restauri ed il castello è stato ufficialmente riaperto.

Dal cortile si accede pure ai sotterranei che ospitano il Lapidario tergestino ( incluso nella visita del Castello) e al Museo Alinari ( visita a parte) nella zona dell'ex bastione fiorito

Visite

L'attuale visita prevede il giro del castello ed i bastioni, l'edificio federiciano con la sala Caprin e l'Armeria, il Lapidario tergestino. A parte, il museo Alinari.

All'ingresso, il vecchio Melone, acroterio a spicchi sormontato dall'alabarda che doveva trovarsi in origine in cima al Campanile di san Giusto, crollata la prima cuspide per anni era esposto dapprima come si vede dalle vecchie stampa sul sagrato, poi all'Orto Lapidario

il Melone

Adesso è stata esposta anche una campana settecentesca proveniente dall'orologio della torre del Porto

la campana della torre del Porto

un'altra trecentesca era esposta e poi è stata ritirata

la campana del 1317

La cappella dell'edificio federiciano

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con una statua di apostolo verniciata che un tempo si trovava sulla facciata della Cattedrale

e sulla chiave di volta lo stemma AEIOU di Federico III

alla base dei costoloni delle volte gotiche, testine

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sull'angolo, all'accesso, uno stemma biancorosso dell'Austria. Dietro, si vede il melone a spicchi

L'armeria

ai piani superiori, nel cosiddetto Quartiere del Capitano, oltre ad alcune sale con camino e qualche mobile vi è una collezione di armi, bianche come spade e alabarde, e da fuoco, fucili e contenitori per polvere da sparo. Queste armi non sono necessariamente legate alla storia del castello.

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Non esposto, invece, il morione con un'alabarda che era un tempo perfino sulle guide stampate del Castello

all'arrivo, si è accolti da un melanconico san Sergio medievale

Gli appartamenti del Capitano, com'erano appena ricostruiti

a destra, nella vecchia foto sembra essere esposto un piviale, forse quello che si trova ora al Museo diocesano

Adesso, infatti, la sala si presenta così

un dettaglio di arredi in una saletta non sempre aperta

Alcune salette attigue contengono materiale relativo alla storia della Cattedrale, con frammenti e disegni dell'antico appresco quattrocentesco dell'abside, distrutto a metà ottocento, e modellino e progetti della nuova abside, in particolare quello di Guido Marussig che, pur essendo notevole, non venne scelto per lo stile troppo personale che si riteneva non fosse del tutto in accordo col resto.

il frammento col Cristo attualmente tolto

il disegno dell'antica abside anche questa ritirata

il modellino di Marussig e dei suoi angeli

Nei sotterranei il lapidario tergestino

Si trova il lapidario tergestino presentato in dettaglio in una pagina a parte.

Il Cortile delle milizie

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Un tempo utilizzato per spettacoli, ora è stato restaurato,

com'era prima dei restauri

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sulla parete della Casa del Capitano sono murate alcuni bassorilievi:

la Madonna di Grignano (foto)

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proveniente da santa Croce, romanica.

la lapide di Ser Vilan Bachin, bon triestin del 1438

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Iesus Christus. Questa arma de ser Vilan de Bachin de Trieste bon citadin

Rutteri ha fatto delle ricerche e ci racconta la sua storia, che aveva casa in quel di Roiano , da cui il bassorilievo venne donato dal proprietario nel 1904 ai civici Musei e messa nel Castello nel 1936. Ser Vilan aveva vigne, case in Piazza Vecchia, rione di Mercato.. aveva una figlia Caterina che sposò un Giuliani patrizio e poi un Bonomo, un altro figlio Giannantonio sposò una de Leo…

Il leone sulla scala proviene da villa Rossmann di Ponziana , è stato donato nel 1924 ai Musei civici dal conte Giuseppe Brunner Muratti e messo per decorazione nei lavori del castello negli anni Trenta. Per la datazione… Nessuno si è azzardato a datarlo, anche visto il suo stato di conservazione (sarà medioevale tra XIV e XVI sec.?

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Nelle altre nicchie, stemmi di capitani, lapidi commemorative.. alcune vere da pozzo

una lapide senza cartellino alquanto usurata che presenta una misura standard per pezze di tessuti, la cosiddetta pertica triestina che un tempo era murata sulla porta di Riborgo, demolita nel 1784 assieme alle mura per ordine di Maria Teresa

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in stagione, sulle pareti fioriscono tante piante di capperi

L'atrio

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Venne costruito nel 1557 per proteggere il precedente ingresso quattrocentesco alla casa de Capitano, a cui si accede da un arco a sesto acuto. Questo aveva due ingressi, uno più ampio ed uno più piccolo, rivolti verso il piazzale, che ora sono al primo piano per gli scavi novecenteschi, mentre l'ingresso con rampa attuale con ponte levatoio risale al 1590 ed è rimasta l'unica porta attualmente aperta.

Contiene informazioni sulle Tredici Casade, in quanto conserva la ruota con gli stemmi che si trovava nel monumento alla dedizione del 1882, e diversi stemmi della Casade

Alcuni stemmi asburgici, della città

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e fredericiani ?

Un leone marciano “in moleca” del 1753 proveniente dal confine con i territori veneziani ( uno simile all'orto lapidario)

l'altro leone di tipo veneziano, andante,veneziano è invece uno stemma di una famiglia patrizia veneta, i Boldù e proveniente da Rovigno fine XVI secolo

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ed uno stemma a gigli di Francia che dovrebbe essere di Filippo d'Alençon Filippo d'Alençon, patriarca d'Aquileia alla fine del trecento, probabilmente lo avranno messo nel breve periodo in cui Trieste passò alle dirette dipendenze dal Patriarcato un paio di anni prima di passare agli Asburgo anni 80 del Trecento

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Sul fondo, i restaurati automi Micheze e Jacheze (o Mikez e Jakez) del Municipio e la campana

Per la loro storia ed altre immagini leggere qua: https://www.atrieste.eu/Forum3/viewtopic.php?f=9&t=878

Fra l'atrio e il castello, alcuni cannoni con fusto e le ruote nuovi e palle di cannone di pietra, provenienti da castelli della zona.

A proposito di campane, sono comparse esposte al castello queste due campane, probabilmente una religiosa del Trecento ed una civile del Quattrocento La seconda, di cui si vede l'altro lato, dovrebbe essere settecentesca

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Le mostre al castello

Negli ultimi anni sono state tenute al castello le mostre sul Medioevo,

https://www.atrieste.eu/Forum3/viewtopic.php?f=49&t=3173

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sui Serbi a Trieste,

https://www.atrieste.eu/Forum3/viewtopic.php?f=48&t=4374

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sugli Armeni a Trieste anno 2008

https://www.atrieste.eu/Forum3/viewtopic.php?f=49&t=2840

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su Cavour,

https://www.atrieste.eu/Forum3/viewtopic.php?f=69&t=5000

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sulla collezione di glittica dei musei civici, settembre 2011

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Anni prima ospitò, con grande successo, la mostra sull'oro del Perù.

https://www.atrieste.eu/Forum3/viewtopic.php?t=5955&p=83760

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Collegamenti ad altre pagine

Indice Wiki Indice Forum Pagina del forum sul castello di san Giusto
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