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Il museo d'arte moderna Pasquale Revoltella
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Le sale storiche del palazzo Revoltella
Sono al primo e secondo piano e in parte al pianterreno. Un piano era il piano nobile ufficiale, l'altro quello della vita quotidiana del Barone.
Alla base dello scalone il gruppo della ninfa Aurisina
fontana - con acqua!- della ninfa Aurisina e Trieste
La figura femminile con la testa ornata della corona murale rappresenta la città di Trieste, situata alla riva del mare. Intorno a lei figurano simboli della navigazione e del commercio. Essa è nell'atto di evocare dalle caverne del Carso la ninfa della sorgente d'Aurisina, invitandola a scendere nei suoi pressi. Il genietto delle Tenebre dall'ali di pipistrello e la fiaccola accesa rischiara (sic) il cammino della Ninfa, la quale si presenta sollevando il velo che la teneva celata agli uomini per tanti secoli.Nel primo piano del gruppo due bimbi, l'uno rappresentante il ceto marinaro l'altro l'operaio s'affrettano a dissetarsi alle acque fresche che sgorgano ai piedi della Ninfa e scendono in una enorme conchiglia simbolo dell'Adriatico (dal Catalogo del 1933)
Il pianerottolo del primo piano
con il gruppo del Taglio dell'istmo di Suez
Sempre di Pietro Magni; gruppo decorativo in marmo, con base di bardiglio e di pietra di aragone, Fa parte della decorazione del Palazzo e fu offerto in omaggio al Barone per le sue prestazioni quale vicepresidente del Comitato finanziatore ed esecutore del taglio dell'Istmo. In primo piano l'Europa che porge la mano destra al Mar Rosso e la sinistra al Mediterraneo. Il dio Mercurio indica alla Navigazione la nuova via.
Il ritratto del Barone al primo piano
L'appartamento privato del primo piano
L'accesso alle sale di rappresentanza del secondo piano
Il soffitto della Rotonda
La sala d'angolo con la camera oscura che dà sulla piazza sottostante
Il salone col vaso di Sevres
dono di Luigi XVIII ai Burlo per aver ospitato a san Giusto nella loro tomba di famiglia le salme delle principesse Maria Adelaide e Maria Vittoria, morte nel loro esilio a Trieste.
Nel collo del vaso sono raffigurati i funerali delle principesse e l'offerta del vaso, nei medaglioni i ritratti delle principesse defunte e del donatore Luigi XVIII Acquistato dal Comune e donato al Museo nel 1875.