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sansilvestro

San Silvestro o anche Cristo Salvatore

La storia

San Silvestro, chiesa romanica, fu probabilmente fatta costruire dal vescovo Bernardo tra il 1149 ed il 1187 e veniva considerata la più antica chiesa di Trieste prima del riconoscimento negli anni 60 del XX secolo, quando vennero identificate sia la basilica della Madonna del mare sia una prima basilica paleocristiana a san Giusto. L'attribuzione alla casa delle sante Eufemia e Tecla è tradizionale e la si trova anche sulle lapidi della chiesa, ma i recenti studi concordano che si tratta di appropriazioni di tradizioni di Sante orientali venerate ad Aquileia. La chiesa è stata più volte rimaneggiata e l'aspetto romanico attuale risale a modifiche del 1927 che tolse le aggiunte barocche. Il campanile con protiro sottostante per qualcuno è collegato ad una antica torre romana. La campana attuale è del 1785; ce n'era una del 1886 fusa - sembra- durante la seconda guerra mondiale. Nel XIX secolo c'era una piccola griglia attorno all'accesso. Fra il 1303 e il 1385 durante il rifacimento della Cattedrale, ospitò il Capitolo. Nel 1332 risulta consacrata dal vescovo Pace da Vedano come se fosse stata rifatta su un edificio preesistente. Nel 1544 vi predicò un fra Giulio da Milano, di idee vicine ai Protestanti, con successo in città, sembra.

Assegnata ai Gesuiti al loro arrivo nel 1609, poi nel 1613 alla Confraternita del Rosario, che vi rimaneggiò alcune tombe di cui rimangono le lapidi: una della famiglia de Calò 1585 ora davanti all'altare ed una del 1616 nella parete sinistra. Nel 1616 passò ai Gesuiti, che minacciarono di demolirla, costruendo la più vasta santa Maria Maggiore adiacente. L'opposizione della città bloccò il progetto e nel 1632 vi passò la confraternita dell'Immacolata Concezione a cui nel 1672 intitolarono la chiesa. Soppressa la confraternita dalle riforme giuseppine del 1785, venne messo all'asta e acquistato nel 1786 dalla Comunità evangelica elvetica riconosciuta nel 1782. Nel 1786 venne ridedicata a Cristo Salvatore come nella lapide tuttora visibile. Nel 1927 accolse la Comunità valdese.

Le notizie riportate sono più o meno concordi in tutte le fonti, ve ne sono altre che molti riportano ma sembrano non confermate da altre fonti

L'esterno

La lapide apposta dai gesuiti TERGESTUM
SS.EVPHEMIA ET TECLAE
NOBIL.VV.ET MM. TERGESTIN.
DOMICILIVM
PRIMVM TEMPLVM ET CATHEDRALE
IMMACVLATAE VIRG. ORATORIVM
RESTAVRATVM
M.D.C.LXXII

L'interno

chiave di volta con Agnello mistico

acquasantiera usata come fonte battesimale

resti di affresco con la lebbra dell'imperatore Costantino, miracolosamente guarito da san Silvestro, dice l'agiografia, affreschi trecenteschi

tracce di affreschi

tracce di affreschi

 il Crocifisso di ferro battuto è settecentesco

le vecchie foto

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sansilvestro.txt · Ultima modifica: 09-03-2024 07:40 da 127.0.0.1

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