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San Vincenzo de Paoli, la sesta grande parrocchia triestina, dopo S Giusto, S Maria Maggiore, S Giacomo e i due S Antonio vecchio ( B V del Soccorso) e nuovo (Taumaturgo). Alla fine dell'Ottocento, grandi discussioni in Consiglio Comunale: si fa o non si fa questa chiesa parrocchiale per il rione di Chiadino che sta diventando sempre più popoloso? sì, ma… la zona era a popolazione in parte campagnola, in parte nuova, e avrebbe avuto sicuramente molti parrocchiani sloveni, per cui ci sarebbero state sicuramente molte prediche in sloveno. Non messe, perché fino al Concilio Vaticano II la messa era in latino e non si discuteva!
Per tutto il decennio 1890-1900 si discuteva se fare o no la parrocchia e intanto la chiesa cominciava ad essere costruita, e vi arrivarono due sacerdoti: don Francesco Sila, sloveno e don Rodolfo Valensitz , italiano ( ) inviati dal vescovo Skerk. Nel 1905 il nuovo vescovo Nagl riuscì a mettere tutti d'accordo e la chiesa venne inaugurata ufficialmente .
il progetto, in stile neorinascimentale in tre navate, è degli architetti Giovanni Righetti ed Enrico Nordio L'altra maggiore è del 1930 e pure dell'epoca il campanile
le vetrate
il primo organo, della chiesa, venne distrutto verso la fine della prima guerra mondiale per ricavarne metallo a scopo bellico. L'attuale è recente ma inserito nella cassa precedente
I dipinti
la foto dell'affresco del Compianto sul Cristo morto del Wostry:è del 1924 e le decorazioni attorno, che nel 1959 erano state coperte con la vernice grigia, nel 2004 sono state restaurate
la campana