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itinerari:donivotivi

Memorie asburgiche

Oggetti votivi offerti in dono

Gli asburgo erano molto devoti e fecero diversi doni alle chiese locali

In chiese con dediche, a Montuzza, al sacro Cuore, a san Giacomo..

la dedica dei Cappuccini a Montuzza specifica che era ai tempi di Francesco I

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Deo aeterni omnipotenti
in honorem Apollinaris martyris
coelestis patroni tergestinorum
Bartholomeus Legat episcopus
templum XIInovMDCCCLVII
sancte feliciterque inchoatum
XXIII octobris MDCCCLXX
solemniter consecravit et dedicavit
auspice PIO IX pont. maximo
opitulante Francisco Ios. imper
populo cuiusque ordinis conferente
Quod bonum faustumque rei Christianae sit.

e la concessione del terreno da parte dell'imperatore

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trad Per la gloria di Dio onnipotente in onore della beata Maria madre di Dio di san Francesco dalle stimmate e del beato Apollinare martire di Cristo patrono celeste dei triestini in terreno concesso dall'imperatore con soldi piamente raccolti

e ovviamente l'immagine del beato Carlo d'Asburgo

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Qui dapprima e poi in Cattedrale fanno una Messa in memoria. Se ci capitate, è molo suggestiva coi costumi nostalgici e bandiere

Chiesa del Sacro Cuore: l'altar maggiore è dono di Francesco Giuseppe

L'altar maggiore, con decorazioni a mosaico le stelle a fondo blu fanno riferimento al mausoleo di Galla Placidia. L'altare è del 1910 architetto Cornelio Budinis, offerto a spese dell'imperatore Francesco Giuseppe.

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a san Giacomo

la pala dono dell'arciduca Massimiliano
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ed un calice
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di un argentiere viennese e dono dell'arciduchessa Sofia.

Lo stendardo dono di Massimiliano STENDARDO DI MASSIMILIANO D'ASBURGO:
la mattina del 7 novembre 1855 l'arciduca Massimiliano d'Asburgo mentre si dirigeva verso Campo Marzio subì un grave incidente a causa dei cavalli imbizzarritisi: cadde dal calesse e venne trascinato per vari metri subendo una preoccupante commozione cerebrale. Il suo medico personale lo fece ricoverare nella vicina abitazione del carpentiere Giuseppe Spolar dove l'Arciduca ricevette nei giorni seguenti la visita dei fratelli, l'imperatore Francesco Giuseppe e Carlo Lodovico. Come ringraziamento per la guarigione ottenuta Diverse Nobil Donne della Parrocchia fecero eseguire questo stendardo conservato fin dal 1856 nella Chiesa della Beata Vergine del Soccorso (sant'Antonio Vecchio), mentre Massimiliano d'Asburgo donò la somma di 3000 fiorini per istituire la Fondazione Pia ferdinandea a beneficio delle famiglie povere di Trieste. Sulla parte anteriore dello Stendardo è riportato il luogo dell'incidente con l'immagine della B V del Soccorso e sul retro i santi Patroni degli Asburgo, i Santi Ferdinando e Massimiliano

Lo stendardo sembra recentemente restaurato: i due santi sono circondati da un bordo di velluto viola ricamato in oro rappresentante motivi gotici

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Le memorie asburgiche

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16-01-2021 08:31 · sono_piccolo_ma_crescero
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